A pochi passi da Piazza Vittorio, nel cuore del centro di Torino si trova Maison d’Artiste.
L’attico è situato in Lungo Po Cadorna, versante sinistro del fiume Po. Il doppio affaccio permette un’ampia vista sulla collina torinese e scorci esclusivi attraverso un’enorme vetrata sulla Mole Antonelliana.

Tra il 1870 e il 1930, la Città di Torino subì importanti modifiche strutturali, che coinvolsero la zona che oggi conosciamo come i Murazzi.

Gli alti muri così costruiti per proteggere la città dalle piene del fiume Po, furono eretti in più riprese: tra il 1872 e il 1877 fu edificato il prato corrispondente a Lungo Po Cadorna. Ed è proprio poco dopo, nel 1878, che iniziarono i lavori per il palazzo situato al numero civico 5.

Il progetto fu finanziato dal pittore Vittorio Avendo e dall’ingegnere nonché costruttore, Luigi Bologna.

Da li a poco, l’isolato compreso tra Piazza Vittorio, Corso San Maurizio e il fiume Po, divenne epicentro di un fervore artistico e culturale che coinvolse le personalità di spicco dell’alta Borghesia torinese: da Arturo Ambrosio con il suo laboratorio di stampa fotografica a Fred Buscaglione, arrivando, in tempi più recenti, a incontrare personaggi come Italo Calvino e Giulio Einaudi.

Le decorazioni pittoriche a motivi geometrici e floreali segnano come un fil-rouge quelle che sono le aree comuni dell’edificio: pianerottoli, vani scala, sottoscala e l’atrio voltato d’ingresso sono fortemente caratterizzati da queste espressioni artistiche d’epoca.

I restauri eseguiti sugli apparati decorativi hanno consapevolmente cercato un dialogo tra le porzioni più degradate, preservate dal distacco con un consolidamento pittorico, e le pitture meglio conservate, che sono state riportate ad un antico splendore utilizzando cromie più accentuate che donano vivacità all’insieme.

Il pregio di queste decorazioni lo si deve alla probabile finezza del tratto del pittore Vittorio Avendo, che fu il primo proprietario del palazzo nonché curatore del gusto estetico degli interni.

L’adeguamento funzionale dell’edificio è stato realizzato mediante l’inserimento di un’ascensore in vetro, in perfetto dialogo con la preesistenza: la sua leggerezza filtra la luce attraverso tutto il vano scala, permettendo la lettura originaria delle volumetrie interne.

I disegni del 1878 mostrano il progetto a cura dell’ Ing. Luigi Bologna. Il linguaggio architettonico si ispira all’architettura classica, accostando elementi caratteristici quali il bugnato al pian terreno, sovrapposto a due ordini di finestre coronate da un timpano di ispirazione rinascimentale. L’eleganza dell’insieme rende il palazzo un esempio tipico di architettura torinese di fine ‘800 dai rimandi parigini e dal sapore francese.

Ed è proprio guardando al mondo francese e ispirandosi all’eleganza della capitale Parigi, ma anche al suo stile bohémien, che l’attico si rese la location ideale per lo studio del grande artista Michelangelo Pistoletto.

L’ambiente interno, ricco di luce naturale, ricrea uno spazio ideale per la riflessione e la composizione artistica. Si può immaginare come l’ispirazione per le numerose creazioni dalla fama internazionale, fosse arrivata proprio affacciandosi dalla grande vetrata al piano attico di Lungo Po Cadorna 5.

La grande vetrata è il fulcro compositivo del nuovo attico: lo sguardo viene subito catturato dagli scorci e dalle prospettive sulla città di Torino e sul suo più significativo monumento: la Mole Antonelliana. È un luogo carico di espressione artistica e ricco di storia.

La luce naturale filtra attraverso le grandi superfici vetrate, infondendo una notevole sensazione di apertura verso l’esterno e accentuando la gradevolezza dell’ambiente interno. La zona living è stata pensata con arredi dalle linee pulite e moderne, alle quali si aggiunge un tocco di colore per evidenziare la natura della Maison d’Artiste.

Le camere da letto acquistano un tocco personalizzato grazie alla presenza di tappezzerie in accordo cromatico con la tonalità scelta per l’ambiente. Il parquet in rovere regala all’intero attico un’atmosfera calda e rilassante, ancora più apprezzabile nella zona notte.

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